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IL PAESAGGIO COME INTERPRETAZIONE DEL LUOGO – UN PROGRAMMA DI RICERCA

PAESAGGIO_COME_INTERPRETAZIONE_04 Il PAESAGGIO esiste solo attraverso gli strumenti di lettura che si usano per la sua interpretazione. Leggerne i SEGNI disposti sul suolo, riconoscerli in quanto tali, scoprirne le relazioni, permette la costruzione di un tessuto interpretativo che fa scaturire dal suolo il Paesaggio. Il paesaggio è interpretazione del luogo. IL METODO Si possono sperimentare […]

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IL TRIBUNALE DI TERAMO “OPERA MODERNA NON MODERNA” (parte terza)

I DUE PROGETI DI CANIGGIA PER IL PALAZZO DEL TRIBUNALE DI TERAMO Tra la prima e la seconda versione del progetto di Caniggia per il Tribunale di Teramo vi è un cambio dell’area destinata al posizionamento del manufatto. Due aree quasi contigue ma dai differenti esiti progettuali. Il testo della relazione al progetto concorso contiene […]

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I luoghi del teatro

“note” n.41, il periodico di informazione dell’Ordine degli Architetti di Teramo, del dicembre 1997 era interamente dedicato al tema architettonico-urbanistico della costruzione di un nuovo teatro a Teramo. Qui ripropongo il mio intervento in cui si definivano alcune problematiche specifiche della multiforme tipologia del manufatto teatro. Si elencano, in modo sintetico, le parti che dovrebbero […]

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10 lezioni sul “paesaggio” (o della invenzione del paesaggio)

La domanda iniziale: «che cosa è il Paesaggio?». Risposta non facile: l’oggetto stesso del nostro interesse è difficilmente descrivibile. Ci si potrà aiutare, ad esempio, con ampie descrizioni o, al contrario, con definizioni sintetiche; ma nel concetto di paesaggio, si scoprirà, come notevoli saranno gli input inseribili. Il paesaggio è come un contenitore di definizioni […]

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IL TRIBUNALE DI TERAMO “OPERA MODERNA NON MODERNA” (parte seconda)

… continua da: https://lucafalconi.it/2010/02/12/il-tribunale-di-teramo-opera-moderna-non-moderna-di-gianfranco-caniggia/ https://lucafalconi.it/2012/11/26/il-tribunale-di-teramo-opera-moderna-non-moderna-parte-terza/ È ora da affrontarsi la problematica della collocazione urbanistica del manufatto architettonico definendo tre assunti: 1. L’edificio nella sua articolazione volumetrica è chiaramente tripartito: il basamento, la rastremazione del piano d’ingresso ed il volume degli ultimi due livelli. 2. Il contesto ambientale in cui l’opera fu costruita è rimasto non […]

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IL TRIBUNALE DI TERAMO “OPERA MODERNA NON MODERNA” DI GIANFRANCO CANIGGIA.

Il Palazzo di Giustizia di Teramo, opera di Gianfranco Caniggia, è il primo esempio di architettura pubblica contemporanea della città: in questa ottica deve essere studiato e tutelato. Il progetto generale è del 1963, l’esecutivo è sviluppato tra il 1964 ed 1970. Gli storici definirebbero il palazzo come  “architettura caniggiana specialistica”; una ri-elaborazione ideale delle […]

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Cattedrale di Atri tra stratificazioni e trasformazioni – 2009

Se si dovesse individuare un sintetico slogan per descrivere il complesso restauro da poco terminato potremmo dire: TRASFORMAZIONI E STRATIFICAZIONI NELLA CATTEDRALE DI S.MARIA ASSUNTA.   La domanda altrimenti posta è: perché teniamo a sottolineare la coincidenza tra il fare tecnico specifico del restauro e l’interpretazione del monumento? La risposta è insita nella lettura storico-stratigrafica […]

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CATTEDRALE DI TERAMO: SUL RESTAURO

Chiusa per tre anni per un complesso restauro, l’otto settembre 2007 è stata riconsegnata al culto la Cattedrale-Basilica di Teramo. Nel dodicesimo secolo, il vescovo Guido II inizia la costruzione della nuova chiesa in un contesto che segnerà lo sviluppo futuro di Teramo, abbandonando di fatto il tessuto compatto che ospitava la vecchia chiesa Cattedrale. […]

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La pausa e l’intercolunnio

Il silenzio comporta in sé il principio della parola essendo quest’ultima il silenzio espresso. Inversamente: il silenzio non è, semplicemente, la parola non espressa, «poiché occorre che in esso sussista anche ciò che è inesprimibile, ossia non suscettibile di manifestazione»[1]. Se mu- è la radice di mutus e di mytos, cos’è il non esprimibile che, […]

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La città analoga

La città analoga[1] La_città_analoga001 La composizione della tavola “la città analoga ” per la Biennale di Venezia del ’76 fu una specie d’atto di scrittura automatica; un’ esperienza a più mani: Aldo Rossi , Fabio Reinhart, Bruno Reichlin e Eraldo Consolascio . Durante il lavoro la tavola sembrava non funzionare, era come se mancasse qualcosa […]