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EX MANICOMIO SANT’ANTONIO ABATE, RECUPERO FUNZIONALE -TERAMO – 2018.

CONCORSO DI IDEE PER LA PROGETTAZIONE DELLA CITTADELLA DELLA CULTURA – PROCEDURA APERTA IN UNICO GRADO AI SENSI DEL DLGS 50/2016 CAPO IV – CUP C41E16000270001- CIG 7511463F58


Il complesso dell’ex Manicomio sant’Antonio abate ha una estensione planimetrica tale da potersi leggere come un “pezzo di città”. Dalla città il complesso dell’ex manicomio è rimasto sempre escluso, eppure sono ancora leggibili morfologicamente le aggregazioni delle sue parti prima della trasformazione in un enclave non penetrabile.
Il progetto affronta le richieste funzionali espresse dal bando e la problematica del rispetto della storicità dei luoghi.
Si procede alla sottrazione di parti d’inesistente valore architettonico allo scopo di avere un rapporto tra pieni e vuoti tale da far risuonare i richiami alla spazialità classica italiana dei giardini recintati e un rapporto con l’esterno strada (la via Saliceti) tale da innescare una spazialità senza soluzione della continuità tra interno ed esterno.
Le qualità architettoniche dell’intero complesso sono particolarmente evidenti. La ricchezza delle soluzioni planimetriche escogitate dai vecchi costruttori fanno di questo grande edificio un corpo unico le cui tante parti sono state coinvolte in un solo organismo. Il progetto riconosce questa ricchezza e con la progettazione di due grandi giardini (il Giardino dell’Ateneo ed il Giardino della Memoria) definisce due piazze verdi interne. I due giardini hanno scopi differenti. Il Giardino dell’Ateneo ha al suo interno la Biblioteca ipogea. Questo giardino è pensato come luogo dello studio e della meditazione, ed è in connessione con l’intero piano terra del blocco est, ovvero con lo spazio della Galleria vetrata di via Saliceti.
Il Giardino della Memoria è la seconda piazza verde della Cittadella della cultura. Ha una funzione più urbana pur conservando la sua essenza di spazio recintato è allo stesso permeabile attraverso più accessi.
La Galleria vetrata di via Saliceti è l’asse portante del progetto.
La via coperta, ma aperta ai due lati d’ingresso (Porta Melatina – imbocco di via Saliceti), è la spina dorsale del sistema della Cittadella della cultura. La Galleria vetrata trasforma la via in uno spazio pubblico di forma lineare con una connessione diretta a tutti i piani terra ad essa prospicenti, con una continuità assoluta con il Teatro di ateneo, la chiesa di sant’Antonio abate, e gli spazi culturali del blocco est.
La galleria vetrata di via Saliceti sarà dotata di sistemi in entrata per il controllo della temperatura nei mesi invernali.

https://www.manicomio.unite.it/

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